Economia
Democrazia svendesi/Il trentennio neoliberista ha divorato la democrazia liberale, facendo carta straccia dei diritti sociali, lasciando spadroneggiare la finanza e riducendo i poteri degli Stati. La questione democratica si ripropone con la partecipazione e la resistenza contro l'assolutismo dei privilegi
Democrazia svendesi/Quella che viviamo non è una crisi della democrazia, ma una sua nuova fase. Questa la diagnosi che faceva, circa trentacinque anni fa, Nicos Poulantzas
Democrazia svendesi/ C'è un'oscillazione storica tra il polo di uno Stato liberale tendenzialmente minimale con una funzione pubblica ridotta, che lascia dispiegarsi a pieno gli «animal spirits» acquisitivi e accumulativi, e il polo di uno stato sociale con funzione pubblica estesa
Il governo vuole chiedere un allentamento dei criteri fiscali per scorporare la spesa per investimenti dal computo del deficit. Ma mentre Monti e Letta preferivano la politica dei piccoli passi, Renzi prova il tutto per tutto subito. Una strategia che, da un punto di vista economico, rischia di essere miope e di corto respiro
Renzismo alla prova/Il 16 luglio sapremo se l'Italia avrà conquistato il prestigioso ruolo di Alto rappresentante per la politica estera con la nomina di Mogherini
Renzismo alla prova/Un venticello di Renzimania tira in Europa. Ma dopo i primi entusiasmi cominciano i dubbi e in molti si chiedono se c'è davvero la sostanza
Stampa e Tv disegnano il quadro di un’Ucraina povera ma democratica che si dibatterebbe nelle grinfie dell’orso russo che, dopo avere strappato la penisola di Crimea, se la vorrebbe mangiare tutta. Ma la storia dei rapporti tra Russia e Ucraina è tutt’altro che lineare. E l’Europa sembra avere dimenticato storia, geografia e politica
Il mesto semestre/L'Italia «non chiederà un cambio delle regole ma un cambio di priorità». Nel quadro però della stessa architettura monetaria e fiscale restrittiva
Il mesto semestre/"La disoccupazione era un problema già prima della crisi, e oggi la situazione è peggiorata". Intervista al commissario Ue László Andor