Ultimi articoli nella sezione

08/12/2015
COP21, secondo round
di Lorenzo Ciccarese
03/12/2015
Lavoro, la fotografia impietosa dell'Istat
di Marta Fana
01/12/2015
La crisi dell’università italiana
di Francesco Sinopoli
01/12/2015
Parigi, una guerra a pezzi
di Emilio Molinari
01/12/2015
Non ho l'età
di Loris Campetti
30/11/2015
La sfida del clima
di Gianni Silvestrini
30/11/2015
Il governo Renzi "salva" quattro istituti di credito
di Vincenzo Comito

Atlante del benessere

Come si vive nel Lazio?

14/03/2011

La qualità dello sviluppo provincia per provincia

Sulla base del recente dibattito sugli indicatori alternativi e alla luce dell’esperienza che da quasi dieci anni la campagna Sbilanciamoci! porta avanti nella misurazione del benessere nelle regioni italiane, l’obiettivo di questo lavoro è presentare i risultati dell’applicazione della metodologia utilizzata nella costruzione dell’indicatore sintetico QUARS (Qualità Regionale dello Sviluppo), elaborato dalla campagna Sbilanciamoci!, al caso della regione Lazio, analizzando il benessere nelle province laziali sulla base di oltre 30 indicatori. Naturalmente non è stato possibile replicare integralmente il modello, a causa della mancanza di alcuni dati disaggregati a livello provinciale; tuttavia, dato il modello, sono stati considerati indicatori proxy che potessero rispecchiare la filosofia alla base del QUARS, sia per quanto riguarda le dimensioni sia per la scelta delle singole misure in esse incorporate.

Nel primo capitolo viene brevemente descritta la genesi, la fisionomia e la metodologia di costruzione del QUARS, un indice sintetico che si propone di coniugare gli aspetti sociali, ambientali, economici e culturali dello sviluppo di un territorio e di premiare – attraverso l’elaborazione di una speciale classifica – quelle regioni in cui il benessere economico sia accompagnato da un’elevata qualità e sostenibilità ambientale e da una dimensione di equità sociale e partecipativa. Nel secondo capitolo, la metodologia del QUARS viene direttamente applicata alla condizione della Regione Lazio, provincia per provincia, mostrando e commentando i risultati ottenuti attraverso il calcolo dell’indice sintetico di Qualità del Benessere (QUAB) e dei singoli indicatori che lo compongono. Nel terzo capitolo sono esaminate alcune evidenze emerse sulla relazione fra il benessere (misurato attraverso il QUAB) e il Pil pro capite, relativamente alle performance realizzate dalle cinque province coinvolte, e sono presentate alcune conclusioni che, sulla base di quanto emerso nel corso del rapporto, offrono una valutazione complessiva della realtà laziale, evidenziandone punti di forza e criticità. Infine, per delineare un quadro quanto più possibile esauriente e organico sulle condizioni e sulla qualità del benessere nel Lazio, i risultati delle cinque province saranno riassunti in altrettante schede provinciali che metteranno in luce in maniera sintetica i principali punti di forza e di debolezza delle singole realtà provinciali.

Per il Lazio, le dimensioni utilizzate per descrivere il benessere sostenibile delle province sono:
Ambiente, Economia e Lavoro, Istruzione e Cultura, Diritti e Cittadinanza, Salute, Partecipazione e Pari Opportunità. A partire da queste sei macro dimensioni, la classifica finale del QUAB si è ottenuta attraverso la media semplice dei sei indicatori, che dunque assumono lo stesso peso nel concorrere al risultato finale in termini di benessere.

La graduatoria finale così ottenuta mostra come la provincia di Roma si colloca al primo posto, denotando una situazione relativamente migliore delle altra province; in effetti questa provincia, ottenendo i risultati migliori sia per Ambiente, che per Salute e Istruzione e Cultura, vanta un punteggio in termini di benessere che è molto migliore delle altre province del Lazio. Segue Frosinone, che ottiene un risultato comunque al di sopra della media, grazie a un impatto sull’ambiente dell’attività antropica relativamente basso e mitigato da policy opportune, e dalla presenza di attenzione e riconoscimento dei diritti delle fasce di popolazione più deboli. Sempre nella parte positiva della classifica troviamo Rieti, in cui la situazione in termini di benessere appare caratterizzata da risultati contrapposti: alle eccellenze raggiunte dalla provincia in ben tre indicatori, Economia e Lavoro, Diritti e Cittadinanza e Partecipazione e Pari Opportunità, corrispondono risultati al di sotto della media per Ambiente, Salute e Istruzione e Cultura. Nella parte negativa della classifica, troviamo Viterbo, fortemente penalizzato nella situazione relativa all’economia e al mercato del lavoro della provincia e Latina, che presenta risultati inferiori alla media per tutti gli indicatori, ad eccezione di Diritti e Cittadinanza.

L'Atlante sarà presentato il 15 marzo alle ore 16.00 presso il Caffè Fandango in via dei Prefetti 22 a Roma

Parteciperanno: Pietro Abate, Segretario Generale della Camera di Commercio di Roma; Claudio Di Berardino, Segretario generale della CGIL di Roma e Lazio; Antonio Rosati, Assessore al Bilancio della Provincia di Roma; Nereo Zamaro, Dirigente dell'Istat.
Introdurrà: Giulio Marcon, Portavoce della Campagna Sbilanciamoci!.
Coordinerà i lavori: Enrico Fontana, Condirettore di “Terra”.

Per partecipare è necessario registrarsi scrivendo a info@sbilanciamoci.org.
Ufficio stampa: Sara Nunzi, 06 8841880

La riproduzione di questo articolo è autorizzata a condizione che sia citata la fonte: old.sbilanciamoci.info.
Vuoi contribuire a sbilanciamoci.info? Clicca qui

Commenti

eZ Publish™ copyright © 1999-2015 eZ Systems AS