Venerdi 16 maggio alle ore 11 alla Fondazione Basso, Via Dogana Vecchia 5, Roma, Conferenza stampa di presentazione dell’Appello per le elezioni europee della Rete europea degli economisti progressisti (Euro-pen)
Hanno creato un deserto e la chiamano ripresa. A poche settimane dalle elezioni europee del 25 maggio 2014, di fronte all’assenza di una discussione europea su come uscire dalla crisi, la Rete europea degli economisti progressisti (Euro-pen) prende la parola. Denuncia le politiche sbagliate che prolungano la depressione e propone cinque strade alternative nell’ Appello “Un’altra strada per l’Europa”, lanciato da 40 personalità dell’economia, della cultura e della società civile, oggi diffuso in sette lingue in tutta Europa.
Le questioni chiave sono:
Fermare l’austerità, Controllare la finanza, Espandere il lavoro, ridurre le divergenze, Ridurre le disuguaglianze, Espandere la democrazia.
Per ciascun argomento vengono avanzate proposte precise su come intervienire con un cambiamento delle politiche europee.
L’Appello chiede che queste proposte siano messe al centro della campagna elettorale e delle attività del nuovo Parlamento europeo e della nuova Commissione.
Si chiede ai cittadini “di sostenere quest’altra strada per l’Europa e di votare per quei candidati e forze politiche che si impegnano a promuoverla. L’emergere di una coalizione progressista nel nuovo Parlamento europeo sarà essenziale per evitare che continuino le politiche fallimentari delle ‘grandi coalizioni’ tra centro-destra e centro-sinistra, attualmente al potere in molti paesi europei”.
L’Appello ci ricorda che “L’Europa potrà sopravvivere solo se cambierà strada. Europa deve significare giustizia sociale, responsabilità ambientale, democrazia e pace. Quest’altra Europa è possibile; la scelta è nelle nostre mani”.
Le organizzazioni della Rete europea degli economisti progressisti (Euro-pen) sono: EuroMemo Group, Economistes Atterrés (Francia), Sbilanciamoci! (Italia), Transnational Institute (Olanda), EconoNuestra (Spagna), Econosphères (Belgio), Beigewum (Austria), Transform! Europe, Critical Political Economy Research Network.
Tra i primi firmatari ci sono Elmar Altvater, Etienne Balibar, Luciana Castellina, Susan George, Mary Kaldor, Maurizio Landini, Chantal Mouffe, Mario Pianta, Rossana Rossanda, Saskia Sassen.