Pavia, 14-15 novembre 2013, Convegno Politiche nella crisi – Interpretazione della crisi e prassi politica, organizzato da alcuni allievi del Collegio Ghislieri e dello Iuss, istituzioni che, assieme all’Università, ospiteranno l’evento. L’iniziativa ha avuto il Patrocinio scientifico della Società Italiana degli Economisti.
Le ambizioni scientifiche – e la rilevanza politica (nel senso nobile ed etimologico che non si è più soliti attribuire alla parola) – del Convegno hanno portato a consapevoli scelte metodologiche: anzitutto l'invito rivolto a intellettuali di grande spessore e chiara fama come Luciano Gallino e Giorgio Lunghini, affiancati a studiosi che, seppur più giovani, negli ultimi anni hanno offerto alla comunità scientifica contributi interessanti e innovativi: basti pensare al concetto di biocapitalismo cognitivo proposto da Andrea Fumagalli, o alla lucida analisi delle politiche comunitarie condotta da Emiliano Brancaccio.
Inoltre, sempre allo scopo di mantenere una certa impronta metodologica, si è scelto di far precedere il convegno da un ciclo di seminari, attualmente in corso e riconosciuto come attività didattica formativa dall’Università di Pavia. Tali seminari, vòlti a costruire una partecipazione consapevole e costruttiva ai lavori del Convegno, sono interamente gestiti dagli studenti, che hanno ricevuto direttamente dagli studiosi coinvolti le indicazioni bibliografiche necessarie al confronto: in alcuni casi si tratta di anteprime di opere ancora non pubblicate (tra questi, l’introduzione al nuovo libro di Gallino). Gli studenti che li frequentano avranno poi l’opportunità di incontrare, a porte chiuse, i relatori che interverranno al Convegno: potranno così porre domande e approfondire questioni sollevate nel corso dei seminari. Le due giornate avranno infatti carattere scientifico più che divulgativo: l'intento è infatti quello di fornire ai partecipanti non tanto un quadro sintetico della crisi economica e delle politiche che ne sono conseguite, o un ampio ventaglio di teorie e prospettive di politica economica, quanto piuttosto spunti per una lettura analitica della crisi stessa.
Gli organizzatori hanno quindi deciso di ospitare relatori accomunati da un analogo approccio metodologico e, più in generale, da una posizione critica nei confronti delle politiche adottate finora nei confronti della crisi. Se ad aprire i lavori sarà l'intervento di un economista come Riccardo Bellofiore, non solo economica sarà in realtà la prospettiva adottata: lo testimonia l’approfondimento giuridico-costituzionale relativo all'architettura istituzionale dell’UE di fronte alla crisi affidato a Claudio De Fiores.
Pur affrontando temi di estrema rilevanza nel dibattito pubblico attuale con un approccio scientifico e rigoroso – di cui l'istituzione universitaria si fa garante –, il Convegno si propone anche come momento di riflessione con una, ci auguriamo, efficace ricaduta sulla partecipazione alla vita democratica: non a caso, si concluderà con una serie di proposte, avanzate dal coordinatore di Sbilanciamoci, Mario Pianta, per il rilancio della crescita italiana, non prima di aver analizzato le ragioni del declino con l’aiuto dell’economista del lavoro e dell’innovazione Paolo Pini.
L’ingresso alle aule è consentito fino a esaurimento posti.
programma: