Per chi non l'aveva mai conosciuta, la presentazione migliore sono le parole che lei stessa ha pronunciato alla camera dei deputati, sabato, appena eletta alla responsabilità di presidente dell'assemblea. Parole calde, con cui Laura Boldrini, neoeletta deputata nelle liste di Sel, chiede che la camera diventi “la casa della buona politica”, poi elenca ciò che nutre la “buona politica”: parla di dignità e di diritti, di giovani prigionieri della precarietà, di coloro che hanno perso il lavoro, pensionati, esodati, vittime del terremoto, migranti e richiedenti asilo in fuga da fame e guerre. Parla di una Europa crocevia di popoli e dei troppi morti senza nome nelle profondità del Mediterraneo.
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