Economia
È difficile capire come il pianeta possa riuscire a trovare una via d'uscita dalla attuale recessione. L'accentuarsi dei conflitti per il controllo delle risorse prepara però un futuro poco roseo, rendendo risibile l'immagine del mercato come paese delle meraviglie. La crisi è sistemica, perché investe le sue componenti finanziarie, sociali e culturali . E va compreso il fatto che la borsa e le banche costituiscono ormai l'ossatura dell'economia reale.
L'intervista è di Cosma Orsi.
La crisi e le responsabilità degli economisti: i nessi non spiegati e quelli non visti. Vuoti da riempire, per riaprire un dibattito sulle teorie e sulle politiche economiche
Con l'intervista a Giorgio Lunghini inizia una ricognizione del quotidiano "il manifesto" su come autorevole economisti italiani affrontono la natura della crisi attuale
Il blog letterario Nazione Indiana ripropone, nella traduzione di Gherardo Bortolotti, l’ultima intervista di Giovanni Arrighi, rilasciata a David Harvey e apparsa sul numero 56 (mar.-apr. 2009) della New Left Review.
Copenhagen, vertice Fao, ddl sull'acqua
Editoriale del manifesto del 17-11-2009
Stati Uniti e Cina annunciano l’impossibilità di un accordo sul clima a Copenhagen. Solo un ritardo o un fallimento? Ora spetterebbe all’Unione Europea fare il prossimo passo. Ma servirà anche una decisa mobilitazione dell’opinione pubblica mondiale. Un commento di Gianni Silvestrini.
Dalle banche? Dagli hedge funds? Dalle valute? O altrove? Mentre ci si interroga sul come e quando del prossimo choc, governo e banche sono presi in trappola
L'eredità della crisi/2: lo spostamento degli equilibri verso est, il nuovo interventismo pubblico. Che però non ha risorse né strumenti
In questi giorni il mondo celebra il ventennale della caduta del muro di Berlino. Anche Nuvole ha deciso di occuparsene, non tanto per celebrare quanto per aprire degli interrogativi. Stabilire se gli sviluppi di questi vent’anni abbiano comportato più effetti positivi o negativi non è cosa facile. L’Europa dell’est si è liberata dell’opprimente fardello del socialismo reale, ma la grande opportunità che questo evento offriva per costruire un mondo migliore non è stata colta.