Economia e finanza
Da anni il reclutamento dei ricercatori è fermo o procede a piccolissimi passi. Così lo status di "giovane" arriva fino ai 45 anni mentre il corpo docente dell'università invecchia. Un articolo di Francesco Sylos Labini, fisico del Centro Fermi
L’Italia investe nel «pacchetto conoscenza» il 5,4% del Pil. Contro il 7,5% circa di Francia, Germania, Gran Bretagna e Giappone, o addirittura il 10% circa di Stati Uniti, Corea e Svezia. In questo contesto, ecco le grandi linee della politica per la ricerca scientifica del governo
La proposta di legare i salari alla produttività aziendale non solo è socialmente e politicamente pericolosa, ma non è sorretta da solide ragioni economiche
Sulla grande opera del Sud piomba un libro che smonta tecnicamente la fattibilità del ponte a una sola arcata. Un testo per addetti ai lavori, che invece è bene divulgare
Una proposta regressiva, che ignora precedenti nefasti e dati di realtà. A partire da questo: il 72% dei bambini stranieri iscritti alla scuola dell'infanzia è nato in Italia
Che effetto ha avuto lo tsunami delle borse mondiali sulla fresca finanziarizzazione delle pensioni italiane? Che ci fanno i titoli Lehman nel fondo dei metalmeccanici? Come proteggere il Tfr dai titoli tossici? Un'analisi sulla finanza in pensione
La Camera dei deputati ha approvato la mozione leghista che chiede classi differenziali per i bambini stranieri nella scuola pubblica italiana. Pubblichiamo l'intervento dell'on. Furio Colombo, svolto il 9 ottobre scorso, nell'ambito della discussione sulla cd. "mozione Cota", concernente "iniziative in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo"
Recensione di un pamphlet ministeriale. Con il quale Giulio Tremonti porta discordia nel campo di Agramante, cogliendo debolezze analitiche e culturali di una certa sinistra.
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Dalla capacità reddituale degli individui a quella del territorio: cosa si rompe con la bozza Calderoli nell'articolazione di poteri e solidarietà
A colpi di decreto, la scuola torna al passato. Mentre dovrebbe guardare al futuro, a partire dai problemi non risolti. Il primo: il peso del background familiare sugli esiti scolastici dei figli è rimasto immutato negli ultimi cinquant'anni. Così le diseguaglianze si perpetuano