Foxconn permetterà ai dipendenti delle fabbriche cinesi di eleggere i propri rappresentanti sindacali. La decisione del più grande produttore mondiale di componenti elettroniche per smartphone, tablet e notebook - nonché principale fornitore di Apple - segna una svolta nelle relazioni industriali in Cina: di norma i delegati sindacali sono scelti dal management.
Nel caso del gruppo taiwanese, che in Cina è il primo datore di lavoro privato con 1,2 milioni di lavoratori, le elezioni riguarderanno il presidente e gli esponenti di venti Comitati della Federazione sindacale di Foxconn (in tutto 18mila delegati).
L'apertura viene parzialmente incontro alle richieste dei dipendenti e serve ad allentare la pressione nei confronti dell'azienda, accusata a più riprese negli anni scorsi di ricorrere al lavoro minorile, di non remunerare adeguatamente gli straordinari e di trascurare alcuni aspetti fondamentali legati alla sicurezza e alla salute dei dipendenti.