Il Consiglio europeo ha comunicato l’altro ieri all’Italia le proprie valutazioni sulla nostra politica economica dei prossimi anni, soprattutto per il 2014 e 2015. Malgrado il clima ancora di “vacanza” in attesa delle nuove nomine europee (il cui esito ogni giorno che passa è sempre più vicino alla conferma di personaggi mediocri che non segnano nessuna discontinuità con il passato), il messaggio che arriva dall’Europa è assai netto: non che capiamo molto di quello che ci avete proposto, ma voi dovete capire bene quello che vi diciamo noi, una volte per tutte.
Mentre la stampa italiana fa finta di nulla (addirittura il Corriere della Sera non ha dedicato nemmeno un rigo alle decisioni del Consiglio né ieri né oggi), facciamo un po’ di chiarezza su dove stiamo andando a sbattere nel nostro volo europeo e perché: contro una montagna, senza nessun dubbio, a meno di radicali cambiamenti alla guida dell’aereo.