Dopo il fallimento di ogni tipo di accordo o compromesso internazionale sul clima a Rio, con una crisi che si fa più profonda e dalle conseguenze ancora imprevedibili, a cominciare da quelle sull’economia europea, vale la pena citare un recente rapporto di Roland Berger Strategy Consultants, commissionato dal WWF International, e intitolato 'Clean economy, living planet' (pdf), alla sua terza edizione. Questo report di 76 pagine classifica 25 Paesi in base alle vendite nel 2011 delle tecnologie energetiche pulite che essi producono. Il documento ci dice che è la Cina a guidare questa classifica, ma che i Paesi che stanno spingendo già da alcuni anni su questa strategia stanno trovando anche una ricetta valida per affrontare l’economia stagnante e la disoccupazione.
Lo studio riporta come, in termini di valore totale delle vendite di queste tecnologie, la Cina rappresenti il mercato più grande, seguita da Stati Uniti e Germania. In termini di vendite di tecnologia pulita, ponderate in base alle dimensioni dell'economia, si può invece notare che è la Danimarca al primo posto, seguita da Cina e Germania. Di contro, nella classifica totale delle vendite, gli Stati Uniti si sono classificati al 15° posto nella categoria ponderata. Nel complesso, mentre le vendite da parte dei produttori in molti Paesi dell'Asia e dell'America hanno continuato a crescere, l'industria europea ha mantenuto le vendite stabili o addirittura in calo.
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