Negli Stati Uniti è in corso uno scontro politico molto acceso tra il presidente Obama e la maggioranza repubblicana del Congresso sulla proposta di innalzamento dei salario minimo federale. Per ora il capo della Casa Bianca, con un colpo a sorpresa, ha firmato un decreto che porta il salario minimo per i dipendenti federali a 10,10 dollari l’ora, nell’attesa di estendere la misura a tutti i lavoratori. Nel piano dei democratici è addirittura prevista l’indicizzazione all’inflazione. In realtà il “pavimento” delle retribuzioni era già stato gradualmente innalzato nel 2007, 2008 e 2009, portandolo da 5,15 a 7,25 dollari/ora. L’intervento ha aumentato il salario minimo oltre l’inflazione, riportando il suo valore in termini reali ai livelli degli anni ’80.