La questione della sicurezza nucleare appare essere uno dei primi obiettivi della nuova amministrazione Obama, che si trova a dover affrontare nel 2010 la Conferenza di Riesame del Trattato di Non Proliferazione. Pertanto, la nuova Nuclear Posture Review (NPR) può contrassegnare significativamente la nuova politica estera USA.
L'Archivio Disarmo ha pubblicato on line il paper La posizione strategica del XXI secolo dell'amministrazione Obama. Preludio, struttura e sequenza della Nuclear Posture Review 2009-2010 di Giorgio Alba, in cui si presenta un quadro generale del ruolo, dell'importanza e dei possibili effetti del riesame della posizione strategica nucleare degli Stati Uniti d'America.
La NPR è un documento, redatto dal Dipartimento della Difesa, che definisce quante armi nucleari servono, regola il loro uso e l'importanza militare, e indica quale ruolo hanno le armi nucleari per la sicurezza e la politica estera degli Stati Uniti. E' importante perché permetterà di prevedere la risposta degli Stati Uniti alle nuove minacce nucleari del XXI° secolo: terrorismo nucleare, instabilità in Stati dotati di armi nucleari, mercato nero di tecnologia nucleare, espansione delle centrali nucleari e proliferazione di armi nucleari. E allo stesso tempo proporrà una soluzione alle minacce ereditate dalla Guerra Fredda.
Gli Stati Uniti d'America e la Russia si affidano ancora oggi per la propria sicurezza a oltre 10.000 testate nucleari, di cui 2.000 pronte a scatenare il proprio potere distruttivo in pochi minuti; la loro presenza impone e giustifica allo stesso tempo le migliaia di bombe atomiche divise tra Cina, Regno Unito, Francia, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele.
Nel paper si valuta il ruolo di Obama su questi temi, dato che ogni nuovo presidente dalla fine della Guerra Fredda ha chiesto una nuova NPR, la quale ha poi segnato, supportato e influenzato le azioni del presidente. Sia la NPR dell'amministrazione Clinton nel 1993-94, sia quella dell'amministrazione Bush nel 2001 hanno tentato di minimizzare l'importanza delle armi nucleari nella strategia senza ottenere i risultati sperati.