Votata la fiducia con svariati maldipancia, le sinistre Pd sono in pieno movimento.
Civati nel costruire in parlamento una rete grillin-sellin-piddina che un giorno o l’altro (chissà) potrebbe anche sostituire gli alfaniani: Nuovo centrosinistra (il logo esiste e sarebbe anche stato depositato) contro Nuovo centrodestra. Non subito però. Al netto dei numeri (che per fare un gruppo al senato ci sarebbero anche a prescindere dal supporto dem) rimangono tutte da verificare convergenze di contenuti e di modi di fare opposizione fra i vari soggetti in campo. Che rimangono molto cauti. Anche se, per esempio, la costituzione di un gruppo unico fra i senatori di Sel e gli espulsi e fuoriusciti grillini è sul tavolo. Per ora il partito di Vendola rimane a guardare il caotico evolversi della situazione. Civati prova a tessere la sua tela.
Per parte sua, Stefano Fassina conferma l’apertura a chi sostiene Tsipras in Italia. E così, nel giorno in cui il Pd decide di aderire il Pse, l’ex viceministro dell’economia nel governo Letta dà seguito a ciò che aveva già avuto modo di scrivere un paio di settimane fa sul Manifesto. E dalla sponda Pse apre l’interlocuzione con “l’Altra Europa per Tsipras”, la lista lanciata da un gruppo di intellettuali che punta a raccogliere i voti della sinistra di alternativa, dei grillini smarriti fra espulsioni e turbolenze e anche degli scontenti dem.