È possibile (e socialmente sostenibile) che su una popolazione femminile in età lavorativa costituita da circa 20 milioni di donne, quelle attive, solo poco più della metà (51,5%) lavori o sia in cerca di un'occupazione? È proprio vero che nelle regioni meridionali quasi due terzi (63,2%) non lavorino e neppure cerchino un’occupazione? È plausibile che in una regione come la Campania quasi il 70% delle donne sia inattivo, valore non distante dal 73% che si registra in Marocco?
Se uno gira per le strade di Napoli risponderebbe che non può essere vero, probabilmente anche passeggiando per le vie di Rabat o di Casablanca, ma secondo le definizioni statistiche delle forze di lavoro adottate a livello internazionale la risposta è sì.
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