Non in nostro nome. Quello dei giovani. Quelli che quando sono nati lo Statuto dei Lavoratori c’era di già. Quelli cresciuti a “pane e flessibilità”, perché la soluzione era quella, perché così disse il centrosinistra con Treu, perché così disse il centrodestra con la riforma Biagi, perché così continuano a dire anche i tecnici.
Carta e penna in mano, un gruppo di giovani amministratori italiani – il sindaco di Cagliari Massimo Zedda primo firmatario – scrive al presidente del Consiglio Mario Monti e al ministro del Lavoro Elsa Fornero. Giovani, certo, e poi – cosa non da poco – votati ed eletti dai cittadini.
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