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Come leggere la crisi. Una lezione in ricordo di Fernando Vianello

17/01/2010

“Vi è un tipo di spiegazione delle crisi- scriveva Vianello in un abstract preparato per la conferenza annuale della Storep del 2009 - che pone l’accento su una distribuzione del reddito tale da generare un’insufficienza del consumo. E ve n’è un altro che pone l’accento su aspetti finanziari o monetari. Due presidenti della Fed - Marriner S. Eccles, che ricoprì la carica dal 1934 al 1948, e Ben Bernanke, che la ricopre attualmente - possono essere assunti come rappresentanti, rispettivamente, del primo e del secondo punto di vista”. Accanto a questi due fattori, ve ne è un terzo, che era stato sottolineato a più riprese dallo stesso Vianello, e che viene richiamato da Fitoussi in un’intervista rilasciata nell’aprile 2009: “Contrariamente a quello che si pensa - osserva Fitoussi - il vero ostacolo per una ripresa è l’aspetto intellettuale. La crisi proviene infatti da una grande menzogna. Non soltanto dei finanzieri, ma anche di politici, forse in buona fede, diventati prigionieri di una dottrina assolutista e che ha prodotto effetti catastrofici”.

Come ogni crisi, anche questa ha suscitato un acceso dibattito sui limiti e sulle responsabilità della teoria economica che ha dominato negli ultimi decenni. Fra i critici vi sono eminenti economisti: Solow, Krugman, Stiglitz, Buiter. Quest’ultimo, in particolare, ha osservato che “i corsi di macroeconomia e economia monetaria insegnati nelle università americane negli ultimi 30 anni hanno probabilmente riportato indietro di decenni l'analisi del funzionamento macroeconomico e la nostra comprensione della politica economica. E’ stato una perdita di tempo e di risorse estremamente costosa sia per i privati che per la società”.

In cosa consiste la critica? Alla teoria economica viene sostanzialmente contestata una fortissima fiducia nella capacità di autoregolazione dei mercati. Da questo assunto derivano, come corollario, l’inesistenza di problemi di domanda aggregata, grazie al meccanismo riequilibratore dei prezzi, e la diffidenza verso l’intervento dello stato.

L’obiettivo di questa lezione è quello di ripercorrere con voi l’interpretazione della crisi alla luce di impostazioni teoriche che sono state dimenticate in questi anni.

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