Il “sovrano sconosciuto” è uscito allo scoperto. Ormai non passa giorno senza che il nome di cassa depositi e prestiti (Cdp) torni -come un tormentone- sulle pagine economiche dei quotidiani; e non c’è operazione di fusione o di acquisizione cui non venga affiancato il nome della Cassa o uno dei suoi “tentacoli”. Nelle ultime settimane, solo per fare alcuni esempi, ci sono stati i casi Snam, Avio (gruppo Finmeccanica), Metroweb, Sea (la società che gestisce gli scali milanesi di Linate e Malpensa ed è azionista anche di quello di Orio al Serio). Quella ricostruita nell’infografica che segue è una ragnatela a maglie fittissime, tessuta dal management di Cdp. Che è camera di compensazione di interessi ed esigenze del “pubblico” (il 70% della Cassa è del ministero del Tesoro, Comuni, Province e Regioni nominano i proprio rappresentati in consiglio) e del “privato” (il restante 30% è delle fondazioni bancarie), e “asso pigliatutto” dell’economia italiana.
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Qui invece una versione animata dall'infografica