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Class action non retroattive: ulteriore beffa

08/05/2009

La maggioranza ha presentato un emendamento che potrebbe cancellare definitivamente la cosiddetta "retroattività" della class action. Ulteriore beffa per i cittadini, dopo quella del rinvio dell'entrata in vigore delle azioni di gruppo.

 

Misura ingiusta e incostituzionale
In realtà l'emendamento mira a circoscrivere gli illeciti che potranno essere fatti valere con la class action, limitandoli a quelli commessi dopo la sua entrata in vigore e quindi introducendo una discriminazione tra consumatori, obbligando molti di loro a dover ricorrere anche in futuro ad una azione individuale.

 

Si tratta di una misura ingiusta e incostituzionale. Le riforme processuali (come la class action) sono sempre applicabili a tutte le azioni introdotte successivamente alla loro entrata in vigore e in esse possono essere fatti valere i diritti esistenti in quel momento, anche se sorti precedentemente (salvo che siano prescritti). Tutte le riforme processuali possono quindi definirsi, in questo senso, "retroattive".
Escluderlo nel caso delle class action è dunque una scelta puramente politica.

 

Ci troviamo infatti di fronte allo scontro fra chi sta dalla parte dei consumatori (e che chiede di poter disporre di uno strumento che non penalizza ma responsabilizza le imprese) e del diritto e chi vuole che le aziende, anche se commettono illeciti a loro danno, restino protette da un sistema giudiziario che funziona male.

 

I continui rinvii all'entrata in vigore della class action: firma il nostro appello
L'emendamento sulla non "retroattività" rappresenta solo l'ultima beffa per i cittadini in tema di class action, che va ad aggiungersi ai ripetuti rinvii all'entrata in vigore di questo importante strumento di tutela per i cittadini. Abbiamo organizzato una petizione per chiedere al Governo che l'azione collettiva risarcitoria entri in vigore realmente entro il 1° luglio 2009, ultima data stabilita.

 

L'importanza delle azioni di gruppo
Perché è importante l'introduzione delle class action? Perché un consumatore danneggiato dal comportamento illecito di un'azienda subisce un danno che, individualmente, può essere poco rilevante dal punto di vista economico. E quindi può subentrare un atteggiamento remissivo da parte del singolo. La portata economica del danno diventa invece di un certo peso se si considera l'impatto che il comportamento illecito produce sulla collettività dei consumatori. Le azioni collettive risarcitorie, la class action, non sono una minaccia per le imprese, ma uno strumento efficace di controllo diffuso del rispetto delle regole e della responsabilità sociale dell'impresa. Uno strumento che già esiste in Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Olanda, Norvegia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia e Regno Unito.

 

Riteniamo che un'azione collettiva debba poter essere allargata al più ampio numero di soggetti: la class action dovrà essere applicabile a tutti i consumatori vittime di illeciti diffusi. Diventa importante che tutti i cittadini facciano sentire la loro voce, per questo vi invitiamo a sottoscrivere il nostro appello al quale aderisce anche il Centro Tutela Consumatori Utenti

 

Se anche tu, come noi, sei indignato dal rinvio deciso a fine 2008, iscriviti a questo gruppo su Facebook Class action: ulteriore rinvio, beffa per i cittadini - indigniamoci!", dove ti aggiorneremo sulle nostre prossime iniziative in merito alla legge sulle class action.

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