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Incontro presentazione libro

Sono un Consigliere Provinciale del PD a Chieti (Abruzzo). Vorrei organizzare un incontro di presentazione del libro/progetto a settembre. Ditemi se e quando è possibile.
Angelo Radica
angelo.radica@libero.it

Intervento della 14.35 del 3/7/2010 su Radio Radicale

Ho ascoltato, nel corso della trasmissione radiofonica in oggetto, l'intervento di un signore che si é qualificato economista ed ha fatto riferimenti a questo sito web. Francamente, sentendo certe affermazioni, mi é sembrato di tornare indietro di trenta anni, quando il credo del PCI era: "quello che tuo é mio, e quello che é mio é mio".
Invito gli interessati a riascontare dal sito web di Radio Radicale l'intervento citato.
Innanzi tutto debbo dire che, dall'agosto 2007 (mese della caduta della borsa Usa), penso che vi sia poca o nulla differenza tra la gran parte di quanti si qualificano "economisti" e la gente comune, visto che tra le decine di migliaia di "economisti" che guadagnavano soldi pubblici o privati, con cifre spesso da capogiro, solo pochissimi avevano paventato l'imminente crisi. Uno tra questi era stato Nouriel Roubini, un economista della New York University, nato ad Istambul nel 1958. Di tutti gli altri, o quasi, é meglio non parlare pura per carità di patria....
Tornando all'intervento ascoltato da radio Radicale, mi permetto definirlo fortemente viziato da una componente ideologica che, a mio avviso, vanifica anche alcune affermazioni condivisibili. Sul citato intervento mi limiterò soltanto a due considerazioni: 1) questo signore, tanto amante della giustizia sociale, lo sa che fu proprio la sinistra ad approvare una legge che consente ad un industriale di non pagare tasse per passare la proprietà della sua impresa (magari del valore di parecchie centinaia di milioni di euro) ai suoi figli, mentre un cittadino normale deve pagare una tassa di successione (poca o tanta che sia)? Come fa questa sinistra a parlare di egualitarismo e giustizia sociale quando non la pratica nel concreto? 2) sempre questo signore, lo sa quanto i finanzieri a cui sembra riferirsi, che spesso sono solo risparmiatori, hanno perso in seguito allo sconquasso dei cambi, alla caduta delle borse, al default di Argentina, Lehman Brothers, Cirio, Alitalia, Islanda ecc.. ecc...?
Sempre questo signore lo sa che il risparmio degli italiani (la gran parte) ha (per ora) salvato l'Italia da una crisi come quella greca e dai danni arrecati negli anni da una classe politica incompetente (per non dire di peggio)?
Questo Signore vuol forse far pagare la crisi solo a questi risparmiatori?
Certo, tutti pensiamo che il peso della crisi non può e non deve ricadere su chi é pagato poco, su chi é povero, ma questo non vuol dire che questa crisi per gli altri sia stata e sia una passeggiata! L'idea di voler scaricare la crisi sui patrimoni, come sembra suggerire questo signore, odora molto di "lotta di classe" che penso sia comunque idea riprovevole da qualunque parte provenga, ricchi compresi, dai quali non si possono accettare analoghi comportamenti.
Forse sarà il caso di affrontare la crisi con maggiore pragmatismo, senza cercare capri espiatori che paghino per tutti gli altri, sapendo ricostruire ovunque i fondamentali valori etici da tempo perduti, tra i quali vi é anche quello della giustizia sociale che non può essere valore di pochi, ma deve essere di tutti. Ma se anche l'etica deve essere patrimonio di tutti, lo deve anche essere per la religione. Per questo, se tutti cittadini che hanno un immobile adibito ad attività economica pagano l'ICI, anche gli enti religiosi che immobili adibiti ad attività economiche debbono pagare l'ICI, a prescindere da quale sia la confessione religiosa. Occorre quindi perseguire, tutti insieme, una visione non ideologica del mondo che ci circonda per trovare, nell'interesse di tutta la società, le giuste risposte.

propaga(nda)to

Ho segnalato il volume sulla mailing list del sito decrescita.it di Mauro Bonaiuti e sul forum Simplicissimus, comunità di appassionati dell'ebook, di cui faccio parte.
http://forum.simplicissimus.it/segnalazioni/dopo-la-crisi-proposte-per-un%27economia-sostenibile/msg36204/#msg36204

Sandro

Conversione in ePub

Desidererei effettuare la conversione in ePub del saggio ma non è chiaramente espressa la licenza Creative Commons che avete deciso di applicargli; nemmeno sul sito inglese, né sul sito dell'editore italiano.

Il formato ePub pur essendo poco diffuso/conosciuto è ormai lo standard per gli ebook.

Come uscire dalla crisi e vivere meglio: rimettere la finanza al suo posto, costruire un'economia sostenibile, avviare politiche per uno sviluppo di qualità, dare valore al lavoro. Le proposte di 32 economisti ed esperti italiani, europei e statunitensi, uniti in un think tank collettivo che mostra come lasciarsi alle spalle speculazione, strapotere dei mercati e neoliberismo, e realizzare politiche nazionali ed europee capaci di cambiare l'economia. Un progetto comune dell'Etui-Istituto sindacale europeo e di Sbilanciamoci!, la campagna di 47 organizzazioni della società civile italiana per una politica e una spesa pubblica che serva alla società, all'ambiente, alla pace. Un programma di lavoro per politici, enti locali, sindacato, associazioni e movimenti.

A cura di Andrew Watt, Andreas Botsch e Roberta Carlini
Edizioni dell'Asino, 2010.
ISBN 978-88-6357-000-0
Pagg. 220, 12 euro

LE PAROLE DIFFICILI: consulta il glossario dei termini specialistici usati nel libro
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