Newsletter n.427 - 30 giugno 2015
Star bene senza il Pil/Dall’Ocse all’Istat, fioriscono indici alternativi per misurare la qualità reale della vita. Ma per la politica il paradigma rimane ancora il Prodotto interno lordo, strumento delle tecnocrazie e dell’ideologia liberista. Una proposta per cambiare
di Elisabetta Segre
Star bene senza il Pil/Già trent’anni fa Giorgio Ruffolo definiva il Prodotto nazionale lordo, un “idolo bugiardo”. Un indice al quale veniva attribuita la capacità di dar conto non solo della crescita economica di un paese, ma anche del suo progresso sociale.
di Claudio Gnesutta
Star bene senza Pil/L’austerità è servita a tagliare il welfare e il protocollo di Kyoto si regge su misurazioni che creano altri mercati e non migliorano il clima
di Lorenzo Fioramonti
Star bene senza Pil/Venti stati americani su 50 utilizzano l’Indice di sostenibilità economica. E le organizzazioni internazionali pensano a nuovi indici di misurazione
di Mirko Armiento
Star bene senza Pil/Dal «paradosso di Easterlin» agli studi di psicologia cognitiva, tutti i tentativi (e le difficoltà) di misurare il piacere collettivo
di Tommaso Rondinella
Star bene senza Pil/Il piano europeo verso un’economia «low carbon» e per le città intelligenti. E in Italia l’Agenda digitale prepara documenti ma non fa progressi
di Anna Villa
Star bene senza Pil/ La proposta di 52 deputati di diverse forze politiche: sostituire il Pil con il Bes, calcolare l’impatto ambientale
di Giulio Marcon
Il tentativo di Alexis Tsipras, se anche non dovesse salvare l’Europa, avrà il merito di squarciare il velo d’ipocrisia dominante in questi anni. Se a vincere sarà il No, ci risveglieremo da una colossale bugia. Sarà dura, ma sarà pur sempre meglio che questa Europa, l’unica che abbiamo conosciuto, che è quella del sì al referendum
di Valeria CirilloFrancesco BogliacinoDario Guarascio
I rapporti di collaborazione tra le due potenze dovrebbero crescere con il varo della banca dei Bric, con quello della nuova banca asiatica di sviluppo e con i progetti per la nuova via della seta
di Vincenzo Comito
L’Italia deve rispondere per la prima volta nella sua storia ad una denuncia causata da un Isds, l’arbitrato internazionale tra investitori e Stati, oggi al centro delle polemiche per il suo possibile inserimento nel Ttip, il Trattato Transatlantico tra Unione Europea e Stati Uniti. La denuncia della campagna Stop-Ttip
di Monica Di Sisto
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