Newsletter n. 132 - 13 agosto 2011
Rafforzare dal basso la via dell'Europa. Questa la proposta di Mary Kaldor, nel suo articolo per il nostro forum. Che continua, su sbilanciamoci.info e il manifesto, con numerosi interventi: Mortellaro, Bellofiore, Ciafaloni. E nella versione inglese su
opendemocracy Interventi
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Ogni nuova prospettiva di governance europea che pure sarebbe necessaria, non riesce neppure a essere sperimentata perché va subito a infrangersi contro l'inevitabile "logica del mercato"
di Laura Balbo
"È altamente plausibile che, rimanendo al di fuori dell’area monetaria europea, il deterioramento sociale sarebbe stato ancora più rapido e incontrollato per il realizzarsi di uno scenario di inflazione-svalutazione esacerbata dalla pressione finanziaria internazionale"
di Claudio Gnesutta
La sinistra detesta, con ragione, l'eurozona, istituzione dei padroni. Ma se ogni paese facesse per conto suo, le cose andrebbero meglio?
di Immanuel Wallerstein
La protesta degli indignados, fortissima in Spagna, ma diffusa tra tutti i giovani d'Europa, apre un discorso sulla democrazia che è preliminare a ogni possibile soluzione della crisi sociale ed economica
di Donatella della Porta
L'"inevitabile" globalizzazione fa della moneta la padrona dell'Europa. Solo un deciso e convinto governo di sinistra potrebbe riportare le cose a posto e rimettere finanza e moneta al servizio di una democrazia partecipata, necessaria per sopravvivere
di Roberto Musacchio
Senza un'azione forte la rottura dell'Ume può essere questione di settimane. La Bce deve intervenire e la sinistra darsi da fare. Subito. In Italia, i giovani potrebbero occupare le sedi europee per ascoltare lezioni di economisti critici
di Sergio Cesaratto
Le borse crollano, Bruxelles cerca rimedi, l’Italia si trova con un “governo tecnico sopranazionale” e un programma ultraliberista che nessuno ha discusso. Dov’è finita la democrazia?
di Mario Pianta
La manovra fiscale potrebbe introdurre una seria tassazione ambientale, che sposterebbe 50 miliardi di tasse dal lavoro alle risorse non rinnovabili, migliorando i conti pubblici, l’ambiente e l’innovazione
di Massimiliano Mazzanti
I grossi guai dei conti pubblici italiani e una crisi che non si ferma; l’improvvido governo e il rischio delle privatizzazioni in svendita. E se fosse la Cina a finanziare il debito italiano?
di Pitagora
Il primo ministro inglese, intervenendo ai Comuni per presentare la linea del suo governo nei confronti dei disordini a Londra e nelle altre città, mostra di non averne ben afferrato la natura sociale e le novità comunicative
di Laura Balbo
Avere una moneta propria e cambi flessibili presenta vari vantaggi e può alleggerire il debito estero, come insegna il caso inglese. Ad esempio scarica sui creditori esteri una parte delle perdite dovute alla svalutazione
di Tommaso Sinibaldi
Le false certezze della finanza, le alternative per le politiche europee, le campagne per cambiare l’economia, il dizionario della crisi. L’edizione italiana del Manifeste d’économistes atterrés.
di Finanza da legareCover_Finanza
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